Aggiornamento mensile sui mercati finanziari di Ottobre 2024: Economia statunitense e impatti

02.10.2024
  • 8 min di lettura

L'aggiornamento mercati di ottobre 2024 evidenzia gli ultimi sviluppi nell'economia globale, con particolare attenzione agli Stati Uniti, dove la Federal Reserve ha iniziato a ridurre i tassi di interesse dopo anni di politiche restrittive. Questo cambiamento ha importanti implicazioni per i consumatori e gli investitori, influenzando i mercati obbligazionari e azionari. Inoltre, viene presentata una panoramica delle performance di vari mercati finanziari, con focus sui rendimenti e sulle prospettive future. Questo report offre una visione chiara e aggiornata delle dinamiche economiche attuali.

1. MONITOR ECONOMIA USA

Nella prima parte dell'aggiornamento dei mercati di ottobre 2024, viene trattata principalmente l'economia degli Stati Uniti, con un'attenzione particolare a due argomenti chiave:

  • Riduzione dei tassi FED

Nel mese di settembre 2024, la Federal Reserve ha abbassato i tassi di interesse di 50 punti base, portandoli a una forchetta tra il 4,75% e il 5%. Si tratta del primo taglio significativo dopo quattro anni di politiche restrittive, avviate per contrastare un'inflazione che nel 2022 aveva raggiunto livelli critici. Con l'inflazione ora vicina all'obiettivo del 2% ( FIGURA 1) la Federal Reserve ha spostato il suo focus sul supporto all'economia e all'occupazione. Questo abbassamento dei tassi si prevede che porterà a una riduzione dei costi di prestito per i consumatori, con effetti positivi sui mutui, i prestiti per auto e le carte di credito, stimolando così la spesa e gli investimenti.

Figura 1 – Inflazione USA

Fonte: Yardeni Research
Fonte: Yardeni Research

Figura 2: Panoramica dei dati economici aggiornati a settembre 2024 che mostrano una forte tenuta dei consumi negli Stati Uniti. Ecco alcuni dei dati più rilevanti:

  • Focus elezioni

Programma dei Repubblicani

Il programma Repubblicano pone l'accento sulla deregolamentazione di settori come finanza, energia e materie prime, oltre a promuovere politiche con un focus domestico, in particolare nel settore delle costruzioni e della sicurezza interna. Tuttavia, alcuni settori che hanno beneficiato di politiche legate all'Inflation Reduction Act, come le energie rinnovabili e i veicoli elettrici, potrebbero risentire di politiche meno favorevoli al cambiamento climatico.

Programma dei Democratici

Le politiche Democratiche tendono invece a favorire settori come la sanità, i servizi sociali e le abitazioni. Tuttavia, alcuni settori regolamentati, come finanza ed energia, potrebbero affrontare maggiori pressioni sotto un governo democratico, così come alcuni comparti come il lusso e l'istruzione privata, che potrebbero essere colpiti da nuove regolamentazioni fiscali.

Impatto sui mercati azionari

Nonostante queste differenze tra i programmi dei due partiti, i dati evidenziano che il mercato azionario statunitense ha dimostrato una resilienza notevole a prescindere dall'amministrazione in carica, sia essa Repubblicana o Democratica. Le slide mostrano come, storicamente, le dinamiche politiche possono causare momenti di volatilità a breve termine, ma nel lungo periodo il mercato ha continuato a crescere.

L'analisi sottolinea che l'economia statunitense ha una straordinaria capacità di adattamento, indipendentemente dalle politiche attuate dai diversi governi. Questo ha permesso ai mercati finanziari di mantenere una crescita costante nel tempo, offrendo stabilità agli investitori anche in periodi di incertezza politica. (Figura 3)

Il messaggio principale è che, nonostante le possibili differenze nelle politiche economiche dei due partiti, i mercati azionari americani hanno sempre trovato un modo per crescere, rappresentando un investimento solido e resiliente nel lungo periodo.

Figura 3- Portafoglio ipotetico

 RENDIMENTI MERCATI :

I mercati obbligazionari hanno registrato una performance positiva grazie ai recenti tagli dei tassi di interesse. Nello specifico:

  • Titoli di Stato statunitensi: in crescita del 3,72% da inizio anno.
  • Indici obbligazionari globali: con rendimenti fino al 2,64%.

Dal lato delle valute, si nota l'indebolimento della sterlina britannica (-4,6%) e l'apprezzamento dello yen giapponese (+1,7%) rispetto al dollaro statunitense. Questi movimenti sono legati alle politiche monetarie espansive degli Stati Uniti e dell'Eurozona, che hanno portato vantaggi ai mercati obbligazionari.

Gli indici azionari mondiali sono cresciuti di oltre il 14% da inizio anno. I mercati azionari statunitensi si distinguono per la loro solidità:

  • S&P 500: in crescita del 19,2% da inizio anno.
  • NASDAQ 100: aumento del 18,9%.

Mentre le borse europee mostrano guadagni più contenuti, i mercati emergenti, in particolare Cina e America Latina, hanno registrato performance negative con flessioni fino al -16,8%.

A tal proposito, forniamo un piccolo focus sulla Cina per comprendere cosa sta succedendo in questo periodo.

VIEWS SULLA CINA:

Secondo il report di J.P. Morgan, l'economia cinese ha continuato a mostrare segnali di crescita disomogenea, con problemi persistenti nel settore immobiliare, che ha rallentato gli investimenti e penalizzato i consumi. Le vendite al dettaglio hanno visto un lieve miglioramento, ma restano incerte a causa della bassa fiducia dei consumatori. La produzione industriale è rimasta stabile, anche se sotto le aspettative, e il settore immobiliare rappresenta uno dei principali ostacoli alla ripresa economica​

Per contrastare questa situazione, l'economista statunitense Yardeni ci informa che il governo ha lanciato una serie di stimoli fiscali e monetari, definiti le "doppie bazooka". Tra le misure principali ci sono state riduzioni dei tassi di interesse, facilitazioni per il rifinanziamento dei mutui e interventi mirati per sostenere il mercato azionario e le imprese immobiliari​.

Il governo cinese ha inoltre iniettato liquidità nel sistema finanziario, mettendo a disposizione oltre 70 miliardi di dollari per sostenere i broker e le compagnie assicurative e favorire il riacquisto di azioni da parte delle aziende​. Questa mossa ha temporaneamente stimolato un rally nei mercati azionari cinesi, con il CSI 300 che ha registrato un aumento del 5,9%​. Tuttavia, resta da vedere se queste misure avranno un effetto duraturo o se si tratta solo di un rimbalzo a breve termine.

La domanda interna, soprattutto legata ai consumi, è ancora debole, influenzata dalla crisi del settore immobiliare e da una crescente incertezza politica e normativa.

Le misure di stimolo potrebbero avere un impatto limitato nel lungo termine, se non saranno accompagnate da una ripresa stabile della fiducia dei consumatori e degli investimenti privati.

La Cina sta cercando di sostenere la propria economia attraverso interventi monetari e fiscali, ma le difficoltà strutturali, come il rallentamento nel settore immobiliare e la debolezza dei consumi, rappresentano sfide significative. Staremo quindi a vedere cosa succederà, stiamo quindi in attesa della ripresa di uno dei colossi dell'economia mondiale e vi terremo aggiornati sulle opportunità qualora si dovessero presentare.

CONCLUSIONI

In sintesi, le slide confermano un quadro positivo per i mercati finanziari globali, con rendimenti robusti sia nei mercati obbligazionari che in quelli azionari.

La recente politica monetaria espansiva negli Stati Uniti e nell'Eurozona ha favorito questi risultati, specialmente per gli investitori nei mercati sviluppati. Tuttavia, i mercati emergenti stanno affrontando maggiori difficoltà, con flessioni significative.

Nel complesso, possiamo dire che nonostante le incertezze politiche per le elezioni di novembre e le divergenze tra le economie globali, i mercati finanziari abbiano saputo mantenere una crescita costante, offrendo opportunità interessanti per gli investitori.


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