Aggiornamento mensile sui mercati finanziari di Novembre 2024

06.11.2024
  • 6 min di lettura

L'aggiornamento sui mercati di novembre presenta un quadro di stabilità economica globale, grazie al calo dei rischi inflazionistici e al moderato rischio di recessione.

La diminuzione dell'inflazione, sostenuta dal ribasso dei prezzi del petrolio e da una maggiore produttività, contribuisce alla stabilizzazione, mentre la politica monetaria della Federal Reserve, vicina al tasso neutrale, favorisce un contesto di opportunità per investitori obbligazionari e azionari.

Le previsioni di crescita globale, insieme alla competizione elettorale americana, indicano prospettive diverse per le principali economie e settori, con implicazioni variabili a seconda delle politiche commerciali dei futuri leader statunitensi.

1. Rischi inflazionistici in calo

L'inflazione, dopo un picco significativo nel 2022, è diminuita fino a raggiungere livelli più contenuti nel 2023. I dati attuali mostrano un calo soprattutto per beni non alimentari e non energetici, segnalando una stabilizzazione economica.( Figura 1)

Questa diminuzione della dinamica dei prezzi è sostenuta dalla flessione dei prezzi del petrolio e dalla crescita della produttività, ciò che in prospettiva potrà alimentare la crescit

Figura 1- Inflazione USA

Fonte: JP MORGAN
Fonte: JP MORGAN

Figura 2- Grafico andamento prezzi del petrolio

2. Rischio di recessione sotto controllo
Nonostante le recenti turbolenze economiche, il rischio di recessione sembra attualmente moderato. L'analisi storica evidenzia come le fiammate inflazionistiche tendano a precedere periodi recessivi (Figura 3). Tuttavia, gli attuali indicatori macroeconomici statunitensi non mostrano segni di una recessione imminente. Ciò si traduce in un contesto relativamente stabile, con un occhio di riguardo alle politiche monetarie e fiscali che potrebbero influenzare positivamente la situazione.

Figura 3- inflazione USA dal 1965 al 1985

3. Politica monetaria della Federal Reserve e impatti di mercato
I mercati prevedono che la Federal Reserve raggiunga rapidamente il tasso di interesse neutrale del 3%, un livello che bilancia crescita e inflazione senza stimolare né rallentare l'economia. Questo tasso dovrebbe favorire un apprezzamento dei titoli di Stato, offrendo opportunità interessanti agli investitori in obbligazioni. ( Figura 4) Al contempo, anche il mercato azionario potrebbe beneficiare dal mantenimento della stabilità economica, poiché un ambiente di tassi neutrali supporta i profitti aziendali.

Figura 4- Tassi FED

4. Prospettive di crescita del PIL globale
Le previsioni per il prossimo anno indicano una crescita stabile intorno al 2,7% a livello globale, con alcune differenze regionali: mentre si prevede un rallentamento negli Stati Uniti e in Cina, l'Eurozona e il Giappone potrebbero registrare un'accelerazione.

Questa redistribuzione della crescita suggerisce un possibile rafforzamento di alcune economie sviluppate, mentre le principali economie emergenti sarebbero esposte alle variazioni delle politiche commerciali degli Stati Uniti, in caso di affermazione di Trump alle imminenti elezioni americane.

5. Elezioni USA e potenziali implicazioni di mercato
La discesa in campo di Kamala Harris ha riequilibrato le probabilità di vittoria tra i due candidati. Indipendentemente dal vincitore, entrambi potrebbero seguire una politica di bilancio espansiva, generando buone performance azionarie. Tuttavia, politiche commerciali aggressive (dazi) potrebbero influire negativamente sulle Big Tech (più esposte alle esportazioni) e favorire le Small Cap, maggiormente orientate al mercato interno.

CONCLUSIONI

Si evidenzia una fase di relativa stabilità economica, con segnali di riduzione dell'inflazione e un rischio di recessione sotto controllo. Dopo un biennio caratterizzato da pressioni inflazionistiche, i dati recenti mostrano un calo dei prezzi nei settori non alimentari ed energetici, grazie al contenimento del prezzo del petrolio e a una crescente produttività. Questa stabilizzazione offre nuove opportunità d'investimento, soprattutto nel settore obbligazionario, dove i rendimenti dei titoli di stato americani risultano particolarmente attraenti, rafforzati dalle previsioni di un tasso neutrale da parte della Federal Reserve.

Sul fronte azionario, il 2024 ha registrato performance positive, con una crescita sostenuta nei mercati sviluppati, mentre alcuni mercati emergenti, come l'Egitto, si sono distinti per un'espansione significativa. Tuttavia, restano fattori di incertezza legati alle prossime elezioni americane, che potrebbero influenzare i mercati globali, soprattutto in caso di politiche commerciali aggressive.

In sintesi, il panorama globale suggerisce una crescita moderata, con un PIL stabile e una distribuzione della crescita tra regioni, che potrebbe premiare investitori attenti a settori specifici e alle dinamiche geopolitiche.

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